L'INAIL e l'Università di Perugia hanno siglato un Protocollo per il Monitoraggio ambientale e biologico dei rischi genotossici negli ambienti di lavoro.
Di seguito una nostra breve sintesi del Protocollo, che avrà la durata di due anni.
Si parte dalla premessa che particelle nanometriche (PN) o ultrafini (PUF) non intenzionali (emesse da motori, ceneri volanti, particelle meccaniche da saldatura o fusione, processi meccanici di macinazione, taglio, levigatura) e particelle nanometriche costruite (PNC), utilizzate nell’industria e nel settore delle nanotecnologie (cosmetici, pigmenti, pneumatici, toner, nanotubuli di carbonio, fullereni, nanofìlamenti, nanocristalli, etc) possono determinare una diminuzione nella funzione polmonare, alterazione della respirazione, varie patologie ostruttive croniche e fibrosi. In particolare per gli individui esposti ad alcuni tipi di PUF (emissioni diesel, fumi di saldatura, inquinanti urbani) si è notato un aumento della mortalità per patologie respiratorie e cardiovascolari.
Nel corso di un precedente progetto di ricerca è stata messa a punto una innovativa metodologia di campionamento e analisi delle PUF emesse in particolare durante attività svolte nel sottosuolo. Le particelle campionate sono state sottoposte all’analisi di genotossicità mediante test del micronucleo su cellule umane polmonari. In base a questi risultati si è ritenuto necessario proseguire la ricerca spostando l’attenzione sui danni genotossici rilevabili dal monitoraggio biologico.
Verranno pertanto studiati quali effetti biologici precoci da esposizione a inquinanti atmosferici, la presenza di micronuclei nelle cellule della mucosa orale. Lo studio verrà condotto tra soggetti professionalmente esposti a particelle ultrafini. Il monitoraggio biologico verrà eseguito su cellule esfoliate buccali campionate su di una adeguata coorte di individui esposti e non esposti. Le cellule prelevate verranno sottoposte all’analisi di genotossicità mediante il test del micronucleo. In occasione dei prelievi di cellule buccali verranno anche eseguiti dalla CONTARP negli ambienti di lavoro in esame campionamenti aerei di particelle ultrafini che il Dipartimento sottoporrà a test di genotossicità del micronucleo ponendole a contatto in vitro con cellule polmonari umane. In questo modo verrà correlata la frequenza dei micronuclei nelle cellule buccali degli operai con i risultati ambientali e si potranno individuare precocemente i potenziali rischi cancerogeni relativi all'esposizione a particelle ultrafini. La frequenza dei micronuclei è utilizzata come biomarcatore di effetti biologici precoci e, in particolare, come marcatore di esposizione a mutageni e cancerogeni. Recentemente, il test dei micronuclei è stato considerato in indagini epidemiologiche internazionali come test predittivo di rischi cancerogeni.
Verranno pertanto studiati quali effetti biologici precoci da esposizione a inquinanti atmosferici, la presenza di micronuclei nelle cellule della mucosa orale. Lo studio verrà condotto tra soggetti professionalmente esposti a particelle ultrafini. Il monitoraggio biologico verrà eseguito su cellule esfoliate buccali campionate su di una adeguata coorte di individui esposti e non esposti. Le cellule prelevate verranno sottoposte all’analisi di genotossicità mediante il test del micronucleo. In occasione dei prelievi di cellule buccali verranno anche eseguiti dalla CONTARP negli ambienti di lavoro in esame campionamenti aerei di particelle ultrafini che il Dipartimento sottoporrà a test di genotossicità del micronucleo ponendole a contatto in vitro con cellule polmonari umane. In questo modo verrà correlata la frequenza dei micronuclei nelle cellule buccali degli operai con i risultati ambientali e si potranno individuare precocemente i potenziali rischi cancerogeni relativi all'esposizione a particelle ultrafini. La frequenza dei micronuclei è utilizzata come biomarcatore di effetti biologici precoci e, in particolare, come marcatore di esposizione a mutageni e cancerogeni. Recentemente, il test dei micronuclei è stato considerato in indagini epidemiologiche internazionali come test predittivo di rischi cancerogeni.
Questa ricerca ha permesso di mettere a punto una metodica in grado di evidenziare la presenza di potenziali rischi di patologie aeree e cancerogeni collegabili alla presenza di particelle ultrafini negli ambienti di lavoro. Si tratta di una ricerca innovativa che evidenzia la presenza di un rischio per la salute dei lavoratori altrimenti sottovalutato. La metodologia di analisi sviluppata ha la potenzialità di segnalare precocemente rischi cancerogeni professionali e consentire quindi al Medico Competente di predisporre adeguati protocolli di sorveglianza sanitaria.
Qui il Protocollo